“TELODICOATAVOLA” HA VISITATO… “LA MAESTRA”

“TELODICOATAVOLA” HA VISITATO…

“LA MAESTRA”, UNA STORIA DI PASSIONE E TRADIZIONE
IN HOTEL (E A TAVOLA) NELLE MARCHE

 

 

L’hotel “La Maestra” significa attenzione ai dettagli e passione, che si tramanda con amore di padre in figlia, da quando qui in zona c’era ben poco, un ristorante, il “Tropical”, del papà di Francesca, il mare pulito, i profumi nell’aria.

Siamo nell’estremo lembo delle Marche, al confine con l’Abruzzo. A Grottammare, una manciata di chilometri da San Benedetto del Tronto.

Sostiamo in luogo dove si fermava il “Cantagiro”, dove gustavano i sapori locali le gemelle Kessler o, qualche anno dopo, dove l’ospite d’onore e a sorpresa era Michail Gorbaciov, quasi in incognito.

Non si tratta di narrare (come facciamo spesso noi di “telodicoatavola.it insieme ai partner di “Motori a 360 gradi”  Sky 229 – 402 Dtv – 814 e prossimamente Sky 68 o su www.impresabresciana.it o www.questabrescia.it), solo una storia di ospitalità alberghiera, ma di ritrovare, nel nostro peregrinare, atmosfere e piaceri del palato che appartengono ad altri tempi.

Le camere sono ottime, diciamolo subito, pulitissime e messe in ordine ogni mattina. I servizi a corollario sono impeccabili, non manca neppure il wi-fi libero e gli asciugamano sono persino troppi.

Qui però i riferimenti, dando per ottimi quanto appena citato, sono la cucina e il servizio.

Cucina dove ancora c’è la mamma di Francesca, Rina, fino a qualche tempo fa “cuoca ufficiale” e artefice della nascita di questa bella realtà e il personale che è motore focale di una organizzazione complessa, strutturata, capace di fornire risposte veloci e professionali ai “desiderata” dei clienti. Lo diciamo e sottolineiamo, senza alcuna piaggeria.

Francesca è attenta, anzi attentissima, segue personalmente ogni aspetto, crediamo che non le sfugga nulla di quanto accade, dalle stanze alla reception, dai giardini all’aperto alla sala ristorante.  Dicevamo di cucina e servizio. Qui regnano carne e pesce, che non solo è freschissimo (roba da pescherecci appena attraccati al porto), ma è pure cucinato con cura e molto bene. E accompagnato con ottimo vino, anche “bio” e genuino, frutto del terroir e del sole. Tre primi e tre secondi, colazione a buffet (di quelli veri, con crepes, dolce, salato, brioches con crema o marmellata di ottimo livello) e pure feste a tema, senza schiamazzi, ma sobrie e tutte da assaggiare.

Il primo giorno della nostra visita ci rivela subito come andrà a finire la vacanza: con un paio di chili in più. E non per caso. Veniamo conquistati da un piatto di spaghetti alle vongole veraci come non ci si ricordava da tempo. Al mollusco si risponde con il pesce ed è un crescendo rossiniano. Giorno dopo giorno. Mangiamo in silenzio, perché è meglio così, come direbbe Montalbano. Lasciamo che il palato aggiunga piacere a piacere. Manuel, che si occupa di noi al tavolo, è impeccabile pronto a sostenerci nei nostri sforzi manducatori. Ed è pure un bravo ragazzo. È dell’Urbe e, non poteva essere altrimenti, tifa Roma. Camilla, Elisabetta, Isidoro (grande Isidoro, simpaticissimo), Eros, Edoardo che compirà gli anni a cavallo di una festa, Daniela, giusto per citare alcuni nomi, scusandoci fin d’ora con chi non ricordiamo, sono un team affiatato. Francesca, nel suo ruolo di “allenatrice” è riuscita nell’amalgamare la squadra.

Parlavamo di cibo: il coniglio alla cacciatora è una tentazione. La pasta, fresca, tirata “in casa” con i ragù di pesce, quasi una provocazione, non puoi dire di “no”. Si prosegue, giorno dopo giorno, con carpacci di polipo, pesce spada al limone e balsamico, scampi alla catalana, cozze gratinate, soutè di cozze alla marinara, ostriche, branzini, orate, risotti al pesce, tagliatelle (notevoli), tartufo e porcini, omelette, una sinfonia dedicata all’Adriatico.

Il resto è già una storia da vacanza, di quelle che il mare raccoglie e affida alle sue onde, al sole, ai gabbiani. Godetevi, se potete, quest’ultimo scorcio d’estate. Cultura, arte, paesini medievali, storia, tradizioni. E tanto, tantissimo mare. Quel “verde salatissimo” che continua a farci sentire il suo richiamo.

 

 

Hotel La Maestra:
www.hotellamaestra.it

Via Baleari, 5
63066 Grottammare (AP)
info@hotellamaestra.it
Hotel: +39 0735 581357
Fax: +39 0735 583315

Roberto Barucco
Direttore responsabile
www.telodicoatavola.it
www.impresabresciana.it
www.questabrescia.it

 

 

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